La Commissione Ambiente della Camera ha approvato due emendamenti alla proposta di legge n. 2112 “Principi per la tutela, il governo e la gestione pubblica delle acque e disposizioni per la ripubblicizzazione del servizio idrico, nonché delega al Governo per l’adozione di tributi destinati al suo finanziamento”, sopprimendone l’art. 6 che prevedeva l’affidamento del servizio idrico integrato esclusivamente a enti di diritto pubblico, la decadenza di tutti gli affidamenti terzi e la trasformazione delle società di gestione miste in società interamente pubbliche. Insieme a una serie di altre modifiche, gli emendamenti hanno rivisitato l’impianto del testo di legge, originariamente scaturito da una proposta di iniziativa popolare promossa nel 2007 dai comitati per l’acqua pubblica, rendendolo coerente con il quadro normativo vigente a livello comunitario e nazionale. Si è stabilita la priorità degli affidamenti diretti in favore di società interamente pubbliche (in house), per le quali è stata prevista anche una corsia preferenziale nella destinazione dei finanziamenti erogati dalla Cassa depositi e prestiti per investimenti in materia ambientale. Priorità, nell’assegnazione di risorse nazionali e comunitarie, per le nuove opere finalizzate al superamento delle infrazioni e delle sentenze di condanna europee in materia di trattamento delle acque reflue.

 

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