Sono ancora 3 le Regioni italiane (Veneto, Liguria e Marche) che non hanno dato corretta attuazione alle disposizioni nazionali in tema di delimitazione degli Ambiti territoriali ottimali (Ato) del servizio idrico integrato; in 6 Regioni (Lazio, Campania, Molise, Basilicata, Calabria e Sicilia) non risultano ancora operativi, sebbene siano costituiti, gli Enti di governo d’Ambito (Egato); rimane un’unica Regione (Marche) in cui non tutti gli enti locali hanno aderito all’Egato; in 13 Ato (8 Regioni: Valle d’Aosta, Lombardia, Liguria, Lazio, Campania, Molise, Calabria, Sicilia) non risulta ancora definitivamente affidato il servizio idrico integrato al gestore unico, ma in alcuni di questi il relativo processo è in corso.
È quanto evidenzia l’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico (Aeegsi) nella relazione semestrale che illustra gli esiti del monitoraggio previsto dal decreto Sblocca Italia. Con la relazione l’Aeegsi aggiorna le informazioni già raccolte nell’ambito della relazione annuale presentata al Parlamento lo scorso 24 giugno.
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