Il Parlamento europeo, a gennaio 2014, ha approvato le nuove norme Ue in materia di appalti pubblici e concessioni. Tra le diverse novità vi è la scelta di lasciare gli Stati membri liberi di decidere come desiderino siano eseguiti i lavori pubblici o erogati i servizi, in-house o esternalizzandoli a società private. La nuova direttiva non impone nemmeno la privatizzazione delle imprese pubbliche che forniscono servizi al pubblico. Particolarmente importante è il riconoscimento dell'acqua come un bene pubblico ed la sua esclusione dal campo di applicazione delle nuove regole.