Per Isle (società Italiana del gruppo Isle Utilities) l’anno si apre con significativi traguardi. Undici su trentatré dei progetti finanziati dai fondi del MIMS, sui finanziamenti del PNRR, volti a ridurre le perdite nelle reti idriche, sono stati coordinati da Isle. L’azienda di consulenza tecnologica nel settore dell'acqua, leader a livello mondiale, vanta una solida esperienza a sostegno dell'introduzione e della commercializzazione di tecnologie emergenti e nel promuovere partnership strategiche tra utenti finali e fornitori di tecnologie, con l’obiettivo di favorire la collaborazione tra utility. Fondata nel 2010 con l’obiettivo di abbattere le barriere che impediscono alle tecnologie di entrare nel settore idrico, Isle ha negli ultimi anni vagliato in modo indipendente oltre 6.000 tecnologie e ne ha adottate oltre 3.500. Inoltre più di 250, tra i gestori idrici più autorevoli al mondo che si occupano di acqua potabile e acque reflue, sono membri del Technology Approval Group (TAG), il forum attraverso il quale Isle promuove la collaborazione tra i gestori dei servizi idrici. Ma sono numerosi i contesti in cui opera Isle con le proprie iniziative: dal W-Lab, una rete di esperti idrici e del settore, che rappresenta oltre 100 autorità idriche in Australia e Nuova Zelanda, a WILL - il programma legato al settore idrico in Italia che punta ad accelerare il tasso di sviluppo e adozione dell'innovazione - fino al Trial Reservoir che offre alle aziende tecnologiche un accesso a un pool di finanziamenti per prestiti ai fini di eseguire dei test tecnologici su impianti e reti dei gestori idrici, con l'obiettivo di aumentare e accelerare l'adozione di tecnologie innovative. Importante anche la presenza di Isle nei più autorevoli contesti ed eventi in Italia e all’estero legati al settore idrico. Tra i più recenti eventi, quello dell’IWA World Water Congress & Exhibition, che si è tenuto a Copenaghen lo scorso settembre, dove Isle insieme all'International Water Association ha portato il Padiglione dell'innovazione sulle tecnologie emergenti, start-up e scale-up legati al settore idrico globale. E nell’agenda di Isle c’è già l’appuntamento di ACCADUEO, evento di riferimento del settore idrico, che si terrà a BolognaFiere dall’11 al 13 ottobre 2023, dove Isle promuoverà un Padiglione dedicato all’innovazione. Fil rouge di tutte queste iniziative, la visione di Isle, volta a creare un'industria idrica forte e sicura, con lo scopo di colmare il divario tra le tecnologie emergenti e i servizi idrici. Abbiamo parlato di tutti questi temi con Marco Fantozzi, Amministratore Delegato di Isle Italia ed uno dei massimi esperti di Non Revenue Water (NRW) con oltre 30 anni di esperienza internazionale in tutti gli aspetti del lavoro di riduzione di NRW. Ha lavorato per ASM Brescia, l’attuale A2A, una delle principali utility idriche italiane, e per tredici anni in veste di amministratore delegato della propria società specializzata nella gestione delle perdite idriche. E’ consulente esperto per la Commissione Europea - nel settore “Gestione sostenibile e qualità dell'acqua” - e ha partecipato a numerosi progetti di ricerca dell'UE.
Partiamo da un successo acquisito. Nell’ambito dei finanziamenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), il MIMS ha stanziato 900 milioni di euro suddivisi in due finestre di finanziamento, 630 milioni di euro e 270 milioni di euro, per progetti volti a ridurre le perdite nelle reti idriche, alla digitalizzazione ed al monitoraggio delle reti. Secondo la graduatoria finale, pubblicata il 17 gennaio 2023 dal MIMS, sono stati finanziati 33 progetti sui 279 proposti, undici dei quali sono stati coordinati da Isle. Un importante risultato che conferma il valore di Isle nel panorama della consulenza, dei progetti in ambito dell’innovazione e nella capacità di valutazione delle opportunità di mercato. Quali percorsi prevede ora sulla base dei finanziamenti ricevuti?
Sicuramente si tratta di un risultato importante. Come diceva, è appena uscita la graduatoria finale e sono stati finanziati complessivamente su questa linea di finanziamento 33 su 279 progetti proposti. Noi, come Isle Utilities, siamo specializzati sia nei progetti europei sia sul tema della riduzione delle perdite e della digitalizzazione e monitoraggio delle reti idriche. Quindi abbiamo presentato circa una ventina di progetti sul finanziamento del PNRR, e di questi 11 sono stati finanziati per un importo di circa 235 milioni di euro. Ciò equivale a circa il 26% del budget totale finanziato. La percentuale di successo dei progetti supportati da Isle è stata dunque circa 6 volte quella delle altre proposte presentate al MIMS. Ciò anche grazie alla forte esperienza internazionale di Isle nella gestione delle perdite idriche e nel supporto all’adozione dell’innovazione. Il team di Isle comprende numerosi specialisti con lunga esperienza internazionale nella riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione dell’acqua compresa la digitalizzazione e il monitoraggio delle reti. Il team è ora focalizzato nel supportare i gestori del servizio idrico nell’implementazione dei progetti che sono stati finanziati.
Le principali qualità di Isle sono legate all’identificazione e valutazione di soluzioni tecnologiche innovative e best practice. Isle fornisce consulenza e formazione sull'innovazione e la gestione dei sistemi idrici, oltre a facilitare le relazioni per accelerare lo sviluppo e la commercializzazione delle tecnologie, sviluppando progetti nel campo dell'innovazione. Quanto è importante identificare e valutare, qualitativamente e quantitativamente, le opportunità di mercato?
Isle è una società che fa consulenza ed è specializzata nell’adozione dell’innovazione. La società opera in tutto il mondo con più di 100 ingegneri specializzati sulla gestione delle acque ed è un’azienda leader nell’adozione dell’innovazione. Sono due anni di fila che Isle Utilities vince il Water Industry Award in Inghilterra, un importante premio che va alla migliore società di consulenza del settore idrico anche a fronte di una serie di iniziative che riguardano l’innovazione, tra i quali il TAG - Technology Approval Group che è un forum dell’innovazione che unisce le utility più innovative in tutto il mondo - circa 200 - che partecipano a degli incontri con lo scopo di ricercare in modo indipendente le tecnologie più avanzate e promettenti. Questa ricerca viene fatta da Isle su mandato delle utility. Queste tecnologie vengono valutate e le migliori vengono presentate per avviare un confronto ed un dialogo sia con i technology provider sia tra di loro, per poi scegliere le migliori da testare e implementare. Per questa fase di test e di implementazione abbiamo creato il Trial Reservoir, un’altra iniziativa molto interessante che ha consentito di raccogliere una certa quantità di soldi che possono essere messi a disposizione delle utility che vogliano sperimentare tecnologie innovative. Spesso i problemi legati ai test dell’innovazione sono legati al fatto che essi non vengano effettuati in modo strutturato e qualificato per trarne delle conclusioni esaustive. Invece Isle promuove dei test seri in cui siano definite a priori tutte le caratteristiche e le condizioni in modo che l’utility possa trovarsi nella condizione di applicare la nuova tecnologia in modo pienamente soddisfacente, usufruendo di un test finanziato per l’avvio della sperimentazione. Questa iniziativa è stata ritenuta molto innovativa ed è stata presentata al Forum Mondiale dell’Economia, ricevendo molti riconoscimenti. Poi vorrei segnalare altre iniziative come la Water Action Platform, lanciata durante il periodo di pandemia. Noi abbiamo una rete a livello mondiale di utility, technology provider, istituzioni del settore idrico che coinvolge circa 2000 persone, 1200 organizzazioni in 100 paesi che coprono tutto il mondo. Quindi perché non aprire il dialogo su misure operative, approcci e tecnologie utili per affrontare la pandemia? Il settore idrico si è trovato durante l’emergenza del covid in prima linea ed ha dovuto garantire un servizio pubblico in un momento difficile. Questa piattaforma è nata proprio in quel momento, su quel tema specifico, ma poi è rimasta attiva e totalmente gratuita. Nata per mettere a fattor comune i temi di interesse delle utility a livello mondiale, ha continuato a vivere su tanti altri argomenti che non erano solo il contenimento della pandemia con tecnologie per l’acqua. Vorrei sottolineare inoltre che quest’anno, per la settima edizione consecutiva, organizzeremo a maggio l’Alta scuola di formazione sulla gestione dei servizi idrici a Ravenna finalizzata a fornire formazione avanzata ai tecnici dei gestori idrici impegnati nel processo di efficientamento e di digitalizzazione.
Isle fornisce consulenza a diversi manager italiani per supportarli nella definizione e nell'attuazione delle misure necessarie per raggiungere e monitorare in modo ottimale gli obiettivi di riduzione delle perdite idriche. Le perdite idriche sono un problema globale per i gestori del servizio idrico integrato e l’innovazione costituisce, molto spesso, un punto di svolta. Quanto è importante portare nelle Fiere e nei Congressi questi temi?
Lo abbiamo fatto al World Water Congress di Copenaghen a settembre scorso per l’International Water Association, ma l’abbiamo fatto anche in altri eventi. Esistono importanti iniziative legate all’innovazione in Inghilterra così come ci sono eventi simili anche in Australia, o in Italia, come l’ACCADUEO, la fiera più importante del settore idrico. Abbiamo in programma con il prossimo evento di ottobre dell’ACCADUEO di creare un padiglione sulle tecnologie emergenti in analogia con quello realizzato a Copenaghen. Noi saremo partner della Fiera proprio su questi argomenti e iniziative per aiutare a selezionare le tecnologie emergenti e innovative che non hanno una storia di partecipazione, proprio perché giovani realtà. Con la partecipazione all’ACCADUEO invece, tramite la modalità del Padiglione dedicato all’innovazione, queste realtà emergenti potranno presentarsi più facilmente ed essere più riconoscibili per il mercato dell’acqua italiana e per i gestori ed utilizzatori italiani. In particolare dedicheremo uno spazio al progetto WILL, la nostra iniziativa volta all’accelerazione del settore idrico. WILL (Water Innovation Living Lab) ripropone le logiche di supporto all’innovazione tipiche di alcuni paesi come Israele o gli Stati Uniti in cui c’è una forte spinta all’innovazione. Abbiamo creato qualcosa di simile anche in Italia. Will è un acceleratore per Spin-off e Start-up del settore idrico, creato e gestito grazie alla collaborazione di soggetti industriali, accademici e della filiera. Il progetto ha come sponsor Bonomi Group, e come partner tecnologici Isle Utilities e CSMT Innovative Contamination Hub con la collaborazione di Acque Bresciane e Università degli Studi di Brescia. Lo scopo di Will è ricercare e incentivare soluzioni innovative che affrontino le sfide del settore idrico, ad esempio: Trattamento delle acque e delle acque reflue, Rilevamento perdite e rete idrica intelligente, Trattamento dei fanghi e recupero dei nutrienti, Efficienza energetica e monitoraggio delle emissioni di GHG, Controllo e gestione degli inquinanti emergenti. Abbiamo creato questo incubatore nel 2022 e lanciato una open call a livello internazionale a cui si sono presentate 20 startup di tutto il mondo e ne abbiamo selezionate 10 che erano particolarmente interessanti, sia per le soluzioni presentate sia per la maturità della loro proposta. L’attività di incubazione è partita a gennaio 2023 e stiamo fornendo tutto il supporto metodologico, consulenziale e di sviluppo dell’idea, e di analisi del mercato perché queste startup possano entrare nel mercato dell’acqua con il maggiore successo possibile. Cercheremo di portare tutto questo ad ACCADUEO a BolognaFiere.
Abbiamo parlato dei progetti in corso. Cosa ha nel cassetto Isle per il futuro?
Abbiamo in serbo qualcosa che si inserisce nel panorama delle iniziative legate all’innovazione sulla scia di Will, del Water Action Platform e del Trial Reservoir, però è ancora presto per comunicare qualcosa di ufficiale. Ma arriverà, ci stiamo lavorando. Nel frattempo il PNRR ci tiene molto impegnati con i 235 milioni di euro finanziati per i nostri progetti. Avendo ottenuto i finanziamenti ora dobbiamo aiutare i gestori a mettere a terra questi progetti e implementare tutte le attività di digitalizzazione e ristrutturazione delle perdite che dovremo sviluppare da qui alla fine del 2025.