Il Consiglio dei Ministri dei giorni scorsi ha licenziato il decreto ambiente del ministro Galletti, con il quale i Presidenti di Regione diventano Commissari di Governo contro il dissesto idrogeologico e saranno coordinati dall’unità di missione di Palazzo Chigi su difesa del suolo e infrastrutture idriche. La regia, affidata ad Erasmo D’Angelis, responsabile della struttura, coordinerà i presidenti di Regione, i ministeri competenti, la Protezione civile, i Consorzi di bonifica e tutti gli enti locali interessati. L'obiettivo è trasformare in cantieri 1,6 miliardi disponibili e non spesi dal 2010 contro il dissesto idrogeologico più altri 1,6 miliardi di euro stanziati nel 2012 e non spesi per fognature e depuratori in particolare nelle Regioni del Sud. "Il dissesto - chiarisce Erasmo D'Angelis - non solo uccide ma aumenta il debito pubblico producendo 3,5 miliardi di danni l'anno, pagati dallo Stato dal 1945 ad oggi. Di fronte all’81,9% dei Comuni (6.633) in dissesto, per la prima volta l'Italia smette di piangere lacrime di coccodrillo e di rinviare opere di protezione e prevenzione ma taglia i tempi della burocrazia per aprire o riaprire circa 3.500 cantieri in grandissima parte fermi o ancora molto lontani dalla fase di cantiere. Così come per gli investimenti e gli interventi legati alle infrastrutture idriche, in particolare fognature e depurazione, che ci vedono ancora in ritardo e sotto infrazione europea. La struttura di missione - conclude - garantirà il monitoraggio degli interventi fornendo ai Presidenti di Regione nella loro veste di Commissari di Governo il supporto tecnico scientifico e procedurale per dare inizio alla più importante opera pubblica di cui il Paese ha urgente bisogno".
Fonte: www.federutility.it