I dati ad oggi trasmessi all’Autorità evidenziano che per la maggior parte delle gestioni interessate (57%), le amministrazioni competenti hanno programmato un elevato fabbisogno di investimenti nei prossimi quattro anni – stimabile in tre miliardi di euro – rispetto alla valorizzazione delle immobilizzazioni pregresse. Alla luce del nuovo quadro regolatorio, e quindi alla presenza di regole certe e note ex ante, sta emergendo visibilmente un accresciuto interesse a sostenere gli investimenti previsti nel settore da parte di istituti finanziatori, sia nazionali, sia esteri. Più in generale, lo sviluppo di investimenti nelle infrastrutture nei settori regolati dall’Autorità, includendo quindi anche i settori dell’energia, è uno dei fattori che, con effetto volano, può contribuire all’uscita dall’attuale congiuntura di crisi. Da tutto ciò si evince che l’effetto leva della regolazione sugli investimenti dei prossimi anni sta funzionando.