Entro fine anno partirà nel torinese l’installazione di contatori intelligenti, capaci di far conoscere in tempo reale la qualità e la provenienza dell'acqua, i consumi e le perdite sulla rete. La promessa è della società dell’acquedotto torinese Smat, che denuncia tuttavia che i soldi promessi dal Ministero della Ricerca - che dovevano arrivare in agosto - non ci sono ancora. Nonostante ciò, il progetto partirà come previsto. “Ci permetteranno di intervenire in tempo reale, e quindi di ridurre i danni”, spiega l’amministratore delegato Paolo Romano. “Nascono da un progetto realizzato insieme all'acquedotto milanese, con la collaborazione di Politecnico e Università di Torino, Cnr, Telecom e Telit, e hanno vinto il bando per l'innovazione, aggiudicandosi, tra i due comuni torinesi coinvolti e gli otto milanesi, 14 milioni di euro, tre solo per Torino”. “Più che altro ci importava il riconoscimento di qualità - dice Romano, dopo i ritardi del ministero - . Non aspetteremo comunque i soldi per cominciare con l'installazione”. Cosa cambia per i cittadini? Attraverso appositi terminali video sarà possibile conoscere in tempo reale non solo i consumi idrici delle case, ma anche la qualità dell'acqua, la sua provenienza, le eventuali interruzioni del servizio. L'obiettivo che più sta a cuore a Smat è quello della riduzione delle perdite occulte, ma anche quello de contenimento dei costi energetici e del livello di sicurezza in caso di contaminazioni.