Circa 55 milioni di euro dichiarati per il calcolo delle tariffe contestati alle imprese nel 2015, perché non legati all’erogazione del servizio, a cui si aggiungono sanzioni per circa 5 milioni di euro per il mancato rispetto della regolazione: è questo il principale risultato dell'azione di vigilanza congiunta svolta dall’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico (Aeegsi) con il Nucleo speciale per l’energia e il sistema idrico della Guardia di Finanza. Nel 2015 i recuperi di costi impropri dichiarati ai fini tariffari hanno riguardato maggiormente il settore idrico e, in parte, anche la distribuzione elettrica. Nel 2014 erano stati contestati alle imprese circa 15 milioni di euro. Le attività di controllo si sono concentrate sulla verifica delle spese di investimento dichiarate dalle imprese, sia con sopralluoghi presso le sedi, sia attraverso l’analisi documentale dei dati presentati. Oltre alle numerose anomalie riscontrate nel settore idrico, è stato registrato - specie tra gli operatori di minore dimensione della distribuzione gas - un numero crescente di inadempimenti alle norme sulla sicurezza (pronto intervento e odorizzazione del gas) che, per oltre una decina di casi, hanno richiesto ispezioni non programmate con successive sanzioni.
Link: www.autorita.energia.it