Caldo e siccità hanno caratterizzato il 2017, è quanto emerge dal XIII rapporto sugli indicatori del clima di Ispra appena pubblicato.
Il Rapporto è frutto di dati, statistiche, indici e indicatori climatici derivati dal Sistema nazionale per la raccolta, l’elaborazione e la diffusione di dati Climatologici di Interesse Ambientale (SCIA, www.scia.isprambiente.it), realizzato dall’ISPRA in collaborazione e con i dati degli organismi titolari delle principali reti osservative presenti sul territorio nazionale.
Secondo i dati rilevati, dopo il record del 2001, lo scorso anno è stato il secondo anno più secco almeno dal 1961. Il 2017 ha fatto segnare una precipitazione cumulata media in Italia al di sotto della norma di circa il 22%, causando gravi problemi di gestione delle risorse idriche in molte regioni.
Lo scorso anno, nonostante i mesi di siccità, si sono verificati eventi estremi con precipitazioni intense di brevissima, breve e media durata. “I valori più elevati di precipitazione giornaliera sono stati registrati l’11 dicembre in provincia di Genova, con una punta massima di 469 mm a Cabanne (GE). Le massime precipitazioni orarie sono state invece registrate il 10 settembre in occasione di eventi temporaleschi molto intensi e hanno raggiunto valori di circa 120 mm/ora su alcune località della provincia di Livorno e di circa 110 mm/ora in provincia di Roma, circa 20 km a sud della Capitale”.
In termini di temperature il 2017 è stato il 3° anno più caldo della serie storica dopo il 2016 e il 2015 a livello globale. A livello nazionale, invece, con un’anomalia della temperatura media di +1.30°C il 2017 si colloca al 9° posto dal 1961.
I dati riportati nel documento tengono conto anche del fatto che a gennaio 2017 le temperature sono state mediamente più basse della norma. Da febbraio ad agosto, invece, il clima è stato nettamente più caldo della norma ovunque, con punte di anomalia media mensile nel mese di marzo al Nord (+3.72°C) e di giugno al Centro (+3.82 °C) e Sud-Isole (+3.13 °C). Anche la temperatura superficiale dei mari italiani è stata sempre superiore ai valori climatologici normali, con un picco di anomalia nel mese di giugno (+2.2°C).
ISPRA, con il suo know how scientifico, sarà presente a ACCADUEO per portare il proprio contributo al tema ‘Acqua e cambiamento climatico’