Secondo recenti studi dell’AEGGSI, l’aumento degli investimenti è stato superiore al mezzo miliardo di euro, passando dai 961 milioni di euro di spesa effettiva del 2012 ai 1.490 milioni del 2015. È l’effetto del nuovo sistema tariffario introdotto dal gennaio 2014, che garantisce ai gestori idrici più certezza e più ricavi, a fronte di investimenti effettivi. L’inversione di tendenza è chiara in tre quarti del Paese, dal Nord al Centro, ma stenta a decollare al Sud, dove intere Regioni o Ambiti ottimali non hanno ancora adempiuto agli obblighi di organizzazione e accorpamento del servizio idrico, e dunque sfuggono alle nuove regole dell’Autorità. Si tratta del 32% della popolazione totale e comprende anche alcune aree in Nord Italia (in Liguria e Lombardia).

 

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