Produrre biometano dai reflui fognari e trasformare gli impianti di depurazione in bioraffinerie; utilizzare microalghe per ottimizzare il processo di depurazione dell’acqua; recuperare fosforo dai fanghi di depurazione per impiegarlo come fertilizzante biologico in agricoltura o nel giardinaggio. Per non parlare dell’innovativa introduzione dei droni per la lettura dei contatori.

 

Sono solo alcune delle punte di diamante della #Waterevolution, attraverso la quale Gruppo CAP si pone come driver di innovazione sostenibile nella gestione del patrimonio idrico della città Metropolitana di Milano.

 

“Non possiamo parlare di smart city senza parlare innovazione del servizio idrico integrato - commenta Alessandro Russo, presidente e amministratore delegato di Gruppo CAP -. In linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 miriamo a implementare nuove tecnologie che affianchino lo sviluppo sostenibile del territorio, in ottica di economia circolare e in un clima di dialogo e interazione con i Comuni e gli enti territoriali”.

 

Si inserisce in questa strategia Perform Water 2030, la prima piattaforma diffusa di ricerca, sviluppo e implementazione di tecnologie e strumenti decisionali volti a garantire una sempre più efficace gestione del servizio idrico integrato. Per la realizzazione del progetto, che coinvolge un network di realtà industriali di prim’ordine, due università e un istituto di ricerca, gli impianti e le strutture aziendali diventeranno laboratori per l’innovazione.

 

 

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