Il Ministero dell'Ambiente e il Ministero per le Infrastrutture potrebbero mettere la parola fine al rischio di multe da 700 mila euro al giorno che sta per colpire moltissimi Comuni italiani. Il 30% dei cittadini italiani scarica ancora i propri reflui fognari senza alcun trattamento, pregiudicando la qualità ambientale del territorio e lo sviluppo economico di intere aree. La condanna ricevuta dalla Corte di Giustizia Europea lo scorso anno non ha prodotto l’accelerazione negli investimenti che sarebbe necessaria. Ammonta a 65 mld il fabbisogno per investimenti nei servizi idrici in Italia nei prossimi 15 anni. Nel solo comparto fognario – depurativo (estensione rete fognaria e potenziamento e/o costruzione di impianti di depurazione) sono previsti investimenti per oltre 30 mld. Federutility – che ha calcolato in un esiguo 10% la copertura del finanziamento statale ai servizi idrici - auspica un maggior impiego dei fondi Ue negli investimenti infrastrutturali per ammodernare il sistema idrico nazionale: non solo interventi di rifacimento delle reti idriche per recuperare le note “perdite di rete”, ma investimenti in fognatura e depurazione per salvaguardare il patrimonio ambientale e rilanciare così anche l’economia dei territori a più forte vocazione turistica. Gli investimenti nel comparto potrebbero avere un effetto occupazionale stimabile tra 150-200 mila addetti.

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