Le principali utility italiane partecipate da enti locali hanno generato nel 2013 ricavi pari a 30,7 miliardi di euro, occupando 131.300 dipendenti, rappresentando insieme il quinto “gruppo” industriale italiano dopo Eni, Exor, Enel e Gse. È quanto emerge dal rapporto “Economia e finanza delle principali società partecipate dai maggiori enti locali (2006-2013)” di R&S Mediobanca. L’indagine ha riguardato 66 utility (acquedotti, aeroporti, autostrade, energia elettrica e gas, igiene urbana e trasporti pubblici) partecipate per almeno un terzo del capitale dai 115 maggiori enti locali italiani (51 Comuni, 44 Province, 20 Regioni), con un fatturato superiore a 50 milioni di euro. Il tasso di rappresentatività del campione è di circa il 50%.

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