E’ stato presentato il rendiconto di GreenLIFE (acronimo di “green Leather Industry For Environment”), un progetto triennale finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma LIFE. L’iniziativa ha coinvolto cinque aziende appartenenti alla filiera vicentina della concia, del settore chimico, delle biotecnologie per l’agricoltura e il gestore del servizio di depurazione acque per raggiungere l’obiettivo di ridurre il consumo di risorse naturali, gestire le potenzialità dei sottoprodotti di processo, introdurre strumenti di misurazione dell’impatto ambientale credibili.
Il progetto ha consentito di raggiungere risultati concreti con modifiche al ciclo produttivo tali da ridurre i consumi di acqua (mediante sistemi di recupero delle acque di processo). La riduzione della quantità di prodotti chimici impiegati, la riduzione/eliminazione della presenza di composti aggressivi nelle acque reflue, es. riduzione dei solfuri (fase depilazione pelli), e l’eliminazione del cromo (fase di concia) sono altri fattori tangibili della concretezza del progetto.
L’industria conciaria ha radici profonde in Italia, dove conta 1.200 imprese e 18 mila addetti. Il settore si fonda principalmente su piccole e medie aziende, concentrate prevalentemente all’interno di comprensori produttivi regionali. Il valore della produzione italiana supera i 5,2 miliardi di Euro, di cui oltre il 75% destinato all’export; rappresenta il 65% del valore della produzione europea ed il 19% di quella mondiale.
Link: www.greenlifeproject.eu