Il 15% dei consumi di acqua è attribuibile alla produzione di energia e questa percentuale è destinata ad aumentare nei prossimi vent'anni. Il rapporto dell'Agenzia internazionale dell'energia (AIE) “World Energy Outlook” dipinge un quadro preoccupante destinato ad aggravarsi, secondo lo studio infatti ogni anno si consumano 580 miliardi di metri cubi d'acqua per la produzione di energia, collocando i consumi del settore subito dopo quelli dell'agricoltura. I consumi derivano soprattutto dall'estrazione dei combustibili non convenzionali (il fracking per lo shale gas tra questi), il trasporto e la trasformazione, come l'irrigazione per le colture destinate alla produzione di biocarburanti.
La relazione sottolinea come l'efficienza energetica e le fonti rinnovabili, in primis l'energia solare ed eolica, possano “contribuire a un futuro energetico a basse emissioni, senza l'intensificazione della richiesta di acqua in modo significativo”, mentre le altre tecnologie a basse emissioni come il nucleare hanno un consumo di acqua più massiccio.

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